Riforma fiscale

Approvata la delega fiscale, la priorità è portare a termine i primi moduli della riforma già entro inizio settembre: a cominciare dai Testi unici e dai principi generali della delega.
Particolare urgenza anche alla minimum tax, che dovrà entrare in vigore dal 1.01.2024 e sulla quale è stato annunciato l’imminente avvio di una consultazione pubblica sullo schema di decreto alla riduzione dell’Irpef, portando da 4 a 3 le attuali aliquote.
Tra le esigenze fortemente sentite da contribuenti, imprese e professionisti c’è, però, anche quella di intervenire il prima possibile al calendario fiscale.
Il confronto è già aperto sui tavoli di lavoro: si partirà da un dato di fatto, ossia i 1.500 adempimenti (contando solo quelli censiti nello scadenzario dell’Agenzia delle Entrate nel 2022), che sono un carico insostenibile sia in termini di complicazione (e di conseguente rischio di errori e sanzioni) sia in termine di concreta gestione del tempo anche da parte degli intermediari abilitati.
L’idea su cui si sta lavorando ruota intorno agli attuali termini delle dichiarazioni: il 30.09 per il 730 e il 30.11 per il modello Redditi.
Nello schema di lavoro ci sarebbe l’intenzione di anticipare i termini a maggio e giugno, nell’ottica di concentrare immediatamente a ridosso di questa fase il versamento delle imposte che scaturiscono dalle dichiarazioni dei redditi.
In questo modo si eviterebbe la “tradizione” annuale della proroga.
A regime, però, come prevede anche la delega, c’è l’intenzione di liberare da tutte le scadenze il mese di agosto (nel 2023 sono 192).
L’anticipo, però, dovrà fare i conti con le altre scadenze collegate: le Certificazioni Uniche che i sostituti d’imposta devono rilasciare e che sono fondamentali per poter predisporre la dichiarazione dei redditi o, ancora, nel caso delle imprese, ai bilanci che hanno vincoli e formalità per la predisposizione e l’approvazione.
La delega, inoltre, mira espressamente a fare in modo che i modelli, le istruzioni e le specifiche tecniche siano messi a disposizione con un anticipo non inferiore a 60 giorni rispetto all’adempimento al quale si riferiscono.
Inoltre, occorrerà trovare un punto di caduta tra tutti gli attori coinvolti.
Il Sole 24 Ore