Riforma dell’Iva nella delega fiscale

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Il disegno di legge delega fiscale mira a razionalizzare il numero e la misura delle aliquote Iva, a rivedere la disciplina delle operazioni esenti e a disporre un trattamento Iva tendenzialmente omogeneo per i beni e servizi similari.
Il Parlamento potrà individuare i beni e servizi cui applicare aliquote Iva agevolate richiamandosi alla nomenclatura combinata doganale o alla classificazione statistica.

Seguendo le indicazioni dell’Unione Europea, nel razionalizzare il sistema dell’Iva si potranno mantenere un’aliquota ordinaria di almeno il 15%;
due aliquote ridotte pari o superiori al 5%;
un’aliquota minima, inferiore al 5% (attualmente è al 4%) sulle vendite di un ristretto elenco di beni e servizi, nonché un’aliquota zero, ossia un’esenzione con diritto alla detrazione dell’Iva sugli acquisti.

In quest’ultima ipotesi potrebbero rientrare, ad esempio, alimentari e beni di prima necessità, ovvero prodotti per lattanti, bambini e anziani.

La delega fiscale punta ad affrontare i problemi riscontrati nel settore immobiliare, in cui è escluso l’esercizio della detrazione in relazione all’Iva sull’acquisto, sulla locazione, sulla gestione e sul recupero di fabbricati abitativi per le imprese diverse da quelle che svolgono in via esclusiva o prevalente attività edilizia nel settore abitativo.

In tal caso l’obiettivo è agire sull’indetraibilità oggettiva per rendere la detrazione coerente con l’operazione per la quale è utilizzato il bene o è acquistato il servizio.

Per quanto riguarda il mondo dell’arte, la delega fiscale mira a ridurre l’aliquota dell’Iva all’importazione di opere d’arte e ad estendere l’aliquota ridotta anche alle cessioni di oggetti d’arte, di antiquariato o da collezione.

Sul fronte delle accise, il disegno di legge delega fiscale ha tra gli obiettivi favorire la fiscalità dei prodotti energetici green, rimodulando le aliquote in base all’impatto ambientale.
È prevista anche la revisione dell’attuale sistema del gas naturale e l’energia elettrica, disegnando un prelievo legato ai quantitativi effettivamente ceduti e fatturati.

Il Sole 24 Ore