Delega per la riforma fiscale

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge delega per la riforma fiscale.

Riguardo all’Irpef, già con la manovra dell’anno prossimo l’imposta scenderà da 4 a 3 aliquote.
La riduzione del prelievo fiscale sarà accompagnata da un taglio alle spese fiscali e dall’ampliamento della no tax area dei dipendenti che sarà allineata a quella da 8.500 euro dei pensionati. In particolare, la riduzione delle spese fiscali, dal quale saranno escluse le detrazioni per spese sanitarie, per l'istruzione e per gli interessi passivi sui mutui prima casa, nonché le deduzioni per i contributi di colf e badanti, sarà forfettizzata per scaglione di reddito.

La riforma prevede anche la riduzione dell'Ires per le imprese che investono in beni innovativi o in occupazione. Nei 2 anni successivi le imprese che sostengono la crescita della propria attività senza distribuire gli utili potranno ottenere una riduzione anche di 9 punti dell’aliquota Ires. Sarà rivista anche la disciplina degli interessi passivi e sarà cancellato l’Aiuto alla crescita economica, procedendo alla razionalizzazione dei crediti d’imposta attualmente riconosciuti alle imprese.

Per le attività produttive e i lavoratori autonomi è prevista la riduzione progressiva dell’Irap. Il tributo regionale sarà cancellato subito per circa 650mila società di persone mentre per gli altri contribuenti l’Irap sarà trasformata in una sovrimposta calcolata secondo le regole dell’imponibile Ires senza però la possibilità di riportare in avanti le perdite.

La riforma prevede l’eliminazione del ruolo e delle cartelle consentendo ai debitori di poter saldare il debito a rate anche in 10 anni. Allo stesso tempo l’agente pubblico della riscossione potrà ricorrere in automatico al pignoramento presso terzi; ciò significa che potrà pignorare le somme del contribuente direttamente sul suo conto corrente.

È prevista la revisione della disciplina anche per i redditi agrari e quelli dei fabbricati.
Per questi ultimi è in progetto l'estensione della cedolare secca anche agli immobili commerciali mentre per i redditi agrari la tassazione su base catastale sarà estesa alle coltivazioni.

Per l’imposta di successione e per l'imposta di registro la delega prevede l'estensione dell'autoliquidazione, mentre per l’imposta di bollo, le ipocatastali e le tasse ipotecarie si mira a un tributo unico anche in misura fissa.

Saranno armonizzati i termini dichiarativi e di versamento prevedendo la pausa estiva e quella di dicembre per le festività natalizie per l’invio di comunicazioni, inviti e richieste da parte degli uffici.

Il Sole 24 Ore