Sanzioni dal 2023 per chi nega l’utilizzo del Pos

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L’art. 19-ter, aggiunto in sede di conversione del D.L. 152/2021, prevede che dal 1.01.2023 siano operative le sanzioni per commercianti e professionisti che rifiutano pagamenti di qualsiasi ammontare con carte di debito e di credito;
ciò garantirà un adeguamento graduale, anche se l’obbligo di accettare pagamenti elettronici a mezzo Pos risulta stabilito già dal 30.06.2014.

L’obbligo di accettare pagamenti con carta di credito o debito previsto per commercianti e professionisti, come disciplinato dall’art. 15 del D.L. 179/2012, non era stato finora accompagnato dall’irrogazione di sanzioni.

La previsione di una specifica sanzione ha l’obiettivo di ridurre l’utilizzo del contante e aumentare il ricorso a strumenti tracciabili di pagamento, così da favorire la lotta all’evasione.

In precedenza, si era tentato di introdurre una misura sanzionatoria, da ultimo con l’art. 23 del D.L. 124/2019, che aveva previsto una sanzione amministrativa di 30 euro maggiorata del 4% del valore della transazione per la quale non è stato accettato il pagamento con mezzi tracciabili. La novella contenuta nel D.L. 152/2021 si distingue, invece, dalle precedenti, poiché sanziona il rifiuto a prescindere dall’importo dovuto dalla controparte mentre, in precedenza, era stabilita una soglia minima di 30 euro di acquisto oltre la quale scattava l’obbligo.

Rilevante il fatto che la previsione della sanzione si inserisce in un contesto più generale caratterizzato dal maggior favore con cui si alimentano i pagamenti elettronici, considerando altresì l’imminente riduzione, con decorrenza dal 1.01.2022, della soglia per l’utilizzo del contante che scenderà dagli attuali 1.999,99 € a 999,99 €.

L’accertamento delle violazioni è a cura degli ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, oltre che degli organi addetti al controllo sull’osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro.

Il Sole 24 Ore