Editoriale studio Borriero

“Decreto dignità”


Cos’è:  uno scherzo o un tentativo di forzare l’interpretazione del decreto? Qualunque sia il motivo che induce l’amministrazione governativa ad anticipare i contenuti di un decreto o di una legge, utilizzando il titolo, al fine di ottenere un consenso previo alla lettura delle disposizioni, rimango basito alla sola idea che la definizione sia corrispondente alla bontà del contenuto stesso.
L’allegra brigata dei politici ha da tempo scoperto come sia sufficiente dare una valutazione anticipata ed un nome ad un decreto per stabilirne la bontà: non è così, cari politici! Fate pure i vostri decreti, ma smettetela di inquinare i contenuti dandone un giudizio preventivo. Siamo sufficientemente organizzati per stabilirne la bontà o meno.
La nostra valutazione si basa esclusivamente sui contenuti e sulle disposizioni esposte nel decreto, e non si ferma al titolo. Ognuno, se vorrà, potrà stabilirne una valutazione secondo i propri credo, non solo politici, ma soprattutto culturali e personali.
Cari politici, vogliate considerarci maggiorenni. Ed un consiglio: permettete che siamo noi a giudicare voi e non voi a giudicare noi. A questo serve la democrazia.